La Realtà Virtuale .

De Natale G, Qorri E, Todri J, Lena O. Impact of Virtual Reality Alone and in Combination with Conventional Therapy on Balance in Parkinson’s Disease: A Systematic Review with a Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials. Medicina (Kaunas). 2025 Mar https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC11944244/#abstract1

Il testo riassume una revisione sistematica sull’efficacia della terapia basata sulla realtà virtuale (VR) per migliorare l’equilibrio nelle persone con Parkinson. L’equilibrio e l’andatura sono fattori predittivi delle future condizioni di indipendenza e funzionalità delle persone con Parkinson, associati al rischio di cadute, alla deambulazione e soprattutto alle capacità mentali; questi deficit segnano difficoltà nella vita quotidiana

L’analisi qualitativa ha incluso 11 studi randomizzati controllati con 518 pazienti, prevalentemente uomini, di età media di 67,3 anni. Le terapie VR hanno utilizzato approcci immersivi e non immersivi, come piattaforme di tracciamento del movimento (Tymo®, Kinect, Nintendo Wii Balance Board, VRRS Tablet) e sistemi avanzati come NIRVANA, con l’obiettivo di migliorare equilibrio, coordinazione motoria e mobilità funzionale. In molti studi, la VR ha dimostrato di essere più efficace o altrettanto efficace rispetto alle terapie convenzionali, con miglioramenti significativi nelle variabili di equilibrio.

La revisione evidenzia che le terapie VR possono migliorare l’attivazione neuroplastica e l’attenzione cognitiva, offrendo un’esperienza sicura e coinvolgente. Studi specifici come quelli di Liao et al. (2014) e Feng et al. (2019) hanno riportato miglioramenti significativi sull’equilibrio con interventi VR.

Conclusioni: La terapia VR si rivela promettente per trattare i deficit di equilibrio nelle persone con Parkinson, specialmente se combinata con terapie convenzionali.

  1. Si raccomandano sessioni di 30-60 minuti, 3-5 volte a settimana per almeno 6-12 settimane,
  2. Utilizzare sistemi VR che offrono feedback in tempo reale e difficoltà adattiva.
  3. La terapia VR efficace dovrebbe includere un allenamento orientato al compito (task oriented), concentrandosi sullo spostamento del peso, sulle strategie di stepping (simulare il passo) e sugli aggiustamenti posturali (weight shifting, stepping strategies, and postural adjustments).
  4. L’allenamento a doppio compito, che integra compiti cognitivi e motori, migliora l’applicabilità nel mondo reale, mentre la terapia basata sull’exergaming aumenta il coinvolgimento.
  5. I sistemi VR semi-immersivi e non immersivi sono preferibili per ridurre la cinetosi e l’affaticamento.
  6. Le principali caratteristiche del sistema VR includono feedback in tempo reale (uditivo, visivo o tattile) per supportare l’apprendimento motorio.
  7. La stimolazione multisensoriale (visiva, uditiva e propriocettiva) migliora ulteriormente l’integrazione sensomotoria.
  8. Misure di sicurezza, come la supervisione del terapista o del care-giver, sono essenziali per le persone con MP in fase avanzata.
  9. La sicurezza e l’aderenza a lungo termine possono essere ottimizzate con soluzioni domiciliari e sessioni di mantenimento. La VR rappresenta un’opzione terapeutica innovativa per migliorare l’indipendenza funzionale e ridurre il rischio di cadute nei pazienti con Parkinson.